Gruppo Speleo di Rimini e Dintorni.....

domenica 12 marzo 2017

Grotta delle Margherite

Il pozzo d'accesso (P21) si sviluppa su una frattura con direzione NNW-SSE e giunge in una galleria alta 5-6m. Da qui fino al fondo, la cavità è completamente calcificata e riccamente concrezionata.
In direzione N, dopo un breve percorso in leggera discesa, si entra in una cavernetta semicircolare, dal suolo pianeggiante, caratterizzata da lunghe stalattiti (anche più di 2m) e da una colonna alta 6m.
In direzione S, si percorre un lungo pendio inclinato che porta ad una ripida china calcificata alla cui base s'apre il P17 (se si attraversa sopra l'imbocco del P17, in direzione S, si giunge ad un pozzetto cieco, P4, chiuso al fondo da argilla). Questo pozzo si sviluppa lungo una frattura con direzione N-S e giunge in un'ampia caverna, (lunga 14m, larga 4m ed alta 14m). Il suolo è costituito da un notevole deposito di argilla mista a pietrisco. Qui si notano, oltre a magnifiche concrezioni, macrocristalli di calcite ed uno spettacolare "baldacchino" che incombe dalla parete E. Per arrivare sul fondo della cavità si procede in direzione SE e, dopo alcuni metri in discesa si giunge sull'orlo dell'ultimo pozzo (P21). Questo è molto ampio e termina in una vasta caverna (33 X 30m); qui ci sono delle colonne, anche di dimensioni notevoli e, sul pavimento, dei massi calcificati.
In direzione N si risale qualche metro e si giunge in una galleria che scende con lieve pendenza per 12m.
In direzione WQ si procede, invece, in salita, con una pendenza media di 35°, per circa 23m, fino a giungere ad una cavernetta occupata ad W da una frana di pietre ed argilla.
In direzione SSE si scende lungo una ripida china detritica per circa 13m, al termine della quale ci si trova nel punto più profondo della cavità (67m). Qui s'apre un alto ed ampio camino dal quale, in occasione dei lavori d'allargamento della SS202, caddero delle pietre.

NOTA DEL GGCD
Abbiamo denominato questa cavità "Grotta delle Margherite" perché, oltre ad innumerevoli e splendide concrezioni, contiene formazioni uniche, simili a fiori.
La logica raccomandazione di lasciare la grotta intatta potrebbe sembrare inutile. Noi invece lo ribadiamo perché sappiamo che molti non hanno preso coscienza che il patrimonio speleologico è patrimonio comune.



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sabato 11 marzo 2017

Grotta Verde

La varietà degli ambienti che la compongono e l'agevole accesso hanno fatto della Grotta Verde una delle più frequentate del Carso ed è anzi consuetudine che i neofiti della speleologia abbiano qui il primo incontro con le difficoltà ed il fascino del mondo sotterraneo.
I numerosi visitatori poco rispettosi delle bellezze ipogee hanno purtroppo asportato tutte le concrezioni minori che ornavano, in notevole quantità, la parte meridionale della grotta, insudiciando, con scritte e firme, le pareti un tempo scintillanti di cristalli. Tuttavia la grotta è ancora suggestiva per la presenza di grandi gruppi colonnari che nella zona illuminata sono rivestiti da un sottile velo muscoso, al quale è dovuta la diffusa colorazione verde, ricca di sfumature, che si estende con effetto pittoresco sulle pareti, giustificando pienamente il nome attribuito alla cavità dai primi esploratori del Club Touristi Triestini.


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Grotta dell'Orso

La grotta è costituita da un baratro, profondo 8m e molto largo, al quale fa seguito, oltrepassato un passaggio largo e basso, una spaziosa caverna dal suolo in costante leggera discesa. Attraverso una stretta apertura nella parete della caverna penetra debolmente la luce.

Vicino a Sgonico


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domenica 5 marzo 2017

Voraggine di Cima Spitz

Uscita del GGA con gli amici di Forlì, Ravenna e Vicenza.

Entrata completamente chiusa dalla neve, è stata necessaria pala e buona volonta per riaprirlo.

La Grotta si presenta come una sequenza di pozzi e meandrini, a tratti un po' stretti. I pozzi sono ampi e scampananti. Le dimensioni inizialmente sono modeste, poi più ragguardevoli, data la presenza di un P.60. L'ultimo pozzo, piuttosto stretto, molte volte non viene percorso. Esiste inoltre un ramo ascendente che sale per poco più di un centinaio di metri...

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